Questo articolo vuole descrivere il ruolo del #risparmio nelle diverse epoche storiche ed analizzare il modo in cui questo influenzava, ed influenza ancora oggi, la vita quotidiana degli individui.
Il concetto di risparmio è un concetto dinamico: nelle varie epoche che si sono succedute è sempre mutato nel tempo. Se all'origine l'atto del risparmiare era legato all'accumulo delle necessità di beni e denaro, successivamente è stato classificato come opportunità e, in ultimo, è diventato una scelta.
RISPARMIO DI SUSSISTENZA
La prima forma di risparmio, concepita in una economia naturale, era finalizzata all'accumulo di beni (cibo, utensili, bestiame, terre) in modo tale da poterne usufruire in momenti di bisogno.
Gli Egizi e molte altre antiche civiltà accumulavano riserve di grano ed altri cereali quando i raccolti erano abbondanti, in previsione di possibili carestie che si sarebbero potute verificare negli anni seguenti.
La svolta, la nascita della moneta: anche chi non produce beni, può accumulare ricchezza.
Innanzitutto, occorre fare una sottile distinzione tra moneta e denaro, i due termini sembrano uguali ed invece non sempre coincidono.
Molto sinteticamente, nella lingua attuale la parola denaro indica una quantità imprecisata di soldi accettata dal mercato, ovvero da tutti; la parola ha preso a simboleggiare la ricchezza; moneta sta ad indicare il circolante coniato da un'autorità dello Stato, in un determinato momento storico (che ha un materiale, un peso e un valore stabilito e garantito) e viene usato per il pagamento di beni o servizi.
Come riporta la Prof.ssa Maria Grazia Turri, filosofa ed economista dell'Università di Torino, il denaro è un concetto che affonda le sue radici nella realtà, mentre la moneta è un oggetto sociale, costruito dagli esseri umani, contrariamente agli oggetti naturali che trovano in natura la loro origine.
Curiosità: le prime monete metalliche furono coniate in Lidia, un'antica regione dell’Asia Minore (oggi province del territorio turco) nel 685 a.C. e, in seguito, i Greci coniarono monete d’argento con la figura di Poseidone, il dio del mare.
RISPARMIO COME OPPORTUNITA'
La nascita del fabbisogno previdenziale. Le rendite vitalizie, le "Tontine" ed i prestiti alle piantagioni.
Fin dal Medioevo si accumulavano mezzi finanziari per fronteggiare fabbisogni futuri ma, al contempo, ci si premuniva contro i rischi di morte, malattia, sinistri.
La "dote", ad esempio, era una forma particolare di risparmio/previdenza che erano solite utilizzare le famiglie delle spose in vista del matrimonio.
I fondi comuni, così come li conosciamo oggi, hanno caratteristiche simili alle vecchie "rendite vitalizie", mentre le assicurazioni sulla vita attuali derivano dalle cosddette "Tontine" (dal nome dell'inventore L. Tonti, un banchiere napoletano).
Altro strumento che presentava caratteristiche simili ai fondi comuni erano i "prestiti alle piantagioni" che consentivano di convertire prestiti privati in titoli negoziati in un mercato pubblico.
RISPARMIO PER SCELTA
La funzione sempre più attiva del risparmio (legata all'investimento fruttifero ed alla produzione di nuova ricchezza) acquisisce maggiore importanza rispetto alle precedenti.
Prima il progresso scientifico e tecnologico, grazie alle Rivoluzioni Industriali, hanno incrementato la capacità di risparmio. Poi la diffusione della mentalità capitalistica, l'origine della società dei consumi ed il livello di benessere raggiunto hanno consentito di migliorare le condizioni economiche degli individui.
In tempi più recenti il risparmiatore accumula i capitali per motivi diversi, a seconda che sia investitore o risparmiatore, ma perchè ha la possibilità di progettarsi il futuro.
Grazie alla nascita dell'industria del risparmio gestito e lo sviluppo del mercato finanziario con nuovi prodotti, oggi il risparmiatore può scegliere su cosa investire in base alle proprie propensioni ed ai propri obiettivi.
GLI ITALIANI ED IL RISPARMIO
Dalle evidenze dell'ultimo rapporto CONSOB pubblicate due giorni fa, a cura della Dr.ssa Linciano - Responsabile dell’Ufficio Studi Economici in CONSOB, denominato “Risparmio, investimenti e ricchezza finanziaria degli italiani” emerge che:
nella prima metà del 2022, il tasso di risparmio lordo è diminuito sia nell’area euro sia in Italia, pur restando superiore ai valori del 2019;
l’indebitamento delle famiglie italiane continua ad attestarsi al di sotto della media dell’area euro;
il calo della ricchezza finanziaria netta registrato in Italia è in linea con quanto rilevato nelle principali economie dell’area euro;
in Italia l’elevata inflazione incide sul reddito disponibile che, in termini pro capite, si colloca stabilmente al di sotto dei valori di Francia e Germania;
gli investimenti finanziari pro capite delle famiglie italiane sono significativamente inferiori a quelli registrati in Francia e, soprattutto, in Germania.
Trovi il rapporto delle evidenze in PDF qui.
Il rapporto CONSOB più completo, presentato il 26 gennaio scorso, evidenzia inoltre come il tasso di risparmio italiano nel 2022 è in discesa, dopo i valori record rilevati durante la pandemia Covid; tasso di risparmio che, comunque, risulta inferiore alla media europea ormai da più di dieci anni.
La ricerca Consob conferma anche, nonostante il livello di conoscenze dei risparmiatori italiani sia migliorato nell’ultimo anno, rimane certamente da migliorare.
Segui sempre Mister Finanza per migliorare il tuo livello di conoscenze finanziarie!
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